L'errore di un pulcino

C'era una volta un pulcino che non sapeva di essere un pulcino.

"Forse - pensava - sono un elefante, forse un pellicano. Che ci sarebbe di strano? Un asino non sono perchè non raglio. Se fossi un cane sarei al guinzaglio. Non vado per mare, dunque non sono un ammiraglio. Ma che sarò mai? Pozza, bella pozza, dimmelo tu, se lo sai".

E si specchiò.

Ma quel che vide molto lo indignò.

"Un pulcino? Non è una cosa seria!"

E zampettando l'acqua intorbidò, per castigarla della sua cattiveria.

(Gianni Rodari - Il libro degli errori)

Filastrocca Spagnola

LA GATTA MATTA

Vuoi una storia corta e matta?

Io ne so una di una gatta che si tirò la coda sul naso e domandava a tutti: "Per caso vuoi una storia corta e matta?".

Io ne so una di una gatta che si tirò la coda sul naso e domandava a tutti: "Per caso vuoi una storia corta e matta?".

Io ne so una di una gatta che si tirò la coda sul naso e domandava a tutti: "Per caso vuoi una storia corta e matta?".

Io ne so una ...

Gli Amici delle Favole all'AMACI

Grazie a Frasca (Fabio Frascari) noi Amici delle Favole siamo entrati in contatto con L'AMACI (Associazione Genitori e Amici Chirurgia Pediatrica "Gozzadini") e così, abbiamo la meravigliosa opportunità di andare a raccontare le favole del libro, ogni lunedì, presso la Chirurgia Pediatrica del Gozzadini. E ieri (lunedì 23 aprile 2012) è iniziata l'avventura!

Il "mitico Bicio" si è inventato un bel giochino da regalare ai bambini in modo tale che, se stanchi di sentire solo favole, possono divertirsi anche in un altro modo.

Di comune accordo abbiamo deciso, in base all'ispirazione del nostro creativo, di inventare un giochino nuovo ogni lunedì, avente sempre come soggetto le nostre favole, così abbiamo più possibilità di far divertire i bambini che ci verranno ad ascoltare.

Ecco cosa si è inventato il "mitico Bicio":

Storia inventata da ragazzi

IL CANE CHE MIAGOLA  E IL GATTO CHE ABBAIA

Un giorno un gatto, che abitava vicino a d un cane, prese il vizio di abbaiare e il cane, che abbaiava vicino al gatto, prese il vizio di miagolare, e non si capiva più chi era il cane e chi era il gatto.

Allora il gatto si mise a fare la guardia al padrone del cane e il cane andava insieme ai gatti a miagolare sui tetti di notte quando in cielo c'era la luna piena.

E un uomo che passava, vedendo un cane che miagolava, andò a letto con il ghiaccio sulla testa perchè credeva di avere la sbornia, e di aver visto doppio.